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318 il morgante maggiore.

84 E dissi fra me stesso: Ecci Pagano,
     Il qual dovessi aver tanto valore?
     Allora Orlando stringe il brando in mano,
     E gettasi là in mezzo del furore,
     E grida: Ah, traditor popol villano,
     Con un soletto acquistar credi onore?
     A drieto, Saracin, canaglia, porci,
     Che Ricciardetto mio credete torci.

85 E Ricciardetto in sul caval rimonta,
     E di Rinaldo cercan per la terra,
     Tanto che Orlando e Rinaldo s’affronta,
     E cominciorno a rinforzar la guerra;
     E Chiariella i suoi peccati sconta,
     Che spesse volte si truova a gran serra,
     E con fatica ha salvata la vita,
     Chè da Copardo e gli altri era smarrita.

86 Combatteron costor tutta la notte;
     Ma i terrazzani alfin domandon patti
     Ch’avien le membra faticate e rotte,
     E dubitavan non esser disfatti:
     Era tra lor delle persone dotte;
     Poson giù l’arme con questi contratti,
     Che la città sia lor liberamente,
     Salvando tutta la roba e la gente.

87 Era apparito in oriente il giorno,
     E Chiariella a Rinaldo ne viene,
     E sì diceva: Cavaliere adorno,
     Le cose veggo omai che vanno bene.
     E tutti insieme al gran palazzo andorno;
     Rinaldo per la man Copardo tiene,
     E molte cose con esso favella;
     Orlando sempre allato ha Chiariella.

88 Vennevi il popol tutto la mattina
     A visitar costor come signori;
     Rinaldo parla con molta dottrina:
     O Chiariella, quanto m’innamori!
     Di questa terra vo’ che sia reina
     Pe’ beneficj e i servigi e gli onori,
     Per non parer per nessun modo ingrato,
     E ’l tuo Copardo re sia coronato.