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334 il morgante maggiore.

47 Tu se’ colei ch’ogni altra bella avanza,
     Tu se’ di nobiltà ricco tesoro,
     Tu se’ colei che mi dài sol baldanza,
     Tu se’ la luce dell’eterno coro;
     Tu se’ colei che m’hai dato speranza,
     Tu se’ colei per ch’io sol vivo e moro;
     Tu se’ fontana d’ogni leggiadria,
     Tu se’ il mio cor, tu se’ l’anima mia.

48 Nè mica, cugin mio, par che tu sogni,
     Non creder da me tu voler celarti,
     Pensa ch’un altro trovar ti bisogni;
     Dunque tu vieni in Persia a innamorarti
     D’una pagana! or fa’ che ti vergogni,
     Chè questo è poco men che sbattezzarti:
     Se’ tu sì della mente fatto cieco?
     Guarda che Cristo non s’adiri teco.

49 Ove è, Rinaldo, la tua gagliardia?
     Ove è, Rinaldo, il tuo sommo potere?
     Ove è, Rinaldo, il tuo senno di pria?
     Ove è, Rinaldo, il tuo antivedere?
     Ove è, Rinaldo, la tua fantasia?
     Ove è, Rinaldo, l’arme e ’l tuo destriere?
     Ove è, Rinaldo, la tua gloria e fama?
     Ove è, Rinaldo, il tuo core? alla dama.

50 Pàrti che ’l tempo sia conforme a questo?
     Pàrti che ’l tempo sia da innamorarsi?
     Pàrti che ’l tempo sia qui lungo o presto?
     Pàrti che ’l tempo sia dover più starsi?
     Pàrti che ’l tempo sia tranquillo o infesto?
     Pàrti che ’l tempo sia da motteggiarsi?
     Pàrti che ’l tempo sia da dama o lancia?
     Pàrti che ’l tempo sia d’andarne in Francia?

51 A questo modo il regno in pace aremo?
     A questo modo acquisterai corona?
     A questo modo Antea giù abbatteremo?
     A questo modo andrem poi in Babbillona?
     A questo modo la fede alzeremo?
     A questo modo or di te si ragiona?
     A questo modo se’ fatto discreto?
     Misero a me, ch’io non sarò mai lieto.