79 Noi ti potremo di messe onorare,
Di prediche, di laude, e paternostri,
Piuttosto che da cena, o desinare,
O d’altri convenevol che da chiostri:
Tu m’hai di te sì fatto innamorare
Per mille alte eccellenzie che tu mostri,
Ch’io me ne vengo, ove tu andrai, con teco,
E d’altra parte tu resti qui meco.
80 Tanto ch’a questo par contradizione,
Ma so che tu se’ savio, e 'ntendi, e gusti,
E intendi il mio parlar per discrizione:
De’ beneficj tuoi pietosi e giusti
Renda il Signore a te munerazione49,
Da cui mandato in queste selve fusti;
Per le virtù del qual liberi siamo,
E grazie a lui, e a te noi ne rendiamo.
81 Tu ci hai salvato l’anima e la vita:
Tanta perturbazion già que’ giganti
Ci detton, che la strada era smarrita
Da ritrovar Gesù con gli suoi santi;
Però troppo ci duol la tua partita,
E sconsolati restiam tutti quanti:
Nè ritener possianti i mesi e gli anni,
Chè tu non se’ da vestir questi panni;
82 Ma da portar la lancia e l’armadura;
E puossi meritar con essa, come
Con questa cappa; e leggi la Scrittura:
Questo gigante al Ciel drizzò le some50
Per tua virtù: va’ in pace a tua ventura
Chi tu ti sia, ch’io non ricerco il nome,
Ma dirò sempre, s’io son domandato,
Ch’un angiol qui da Dio fussi mandato.
83 Se c' è armadura, o cosa che tu voglia,
Vattene in zambra51, e pigliane tu stessi,
E cuopri a questo gigante la scoglia52.
Rispose Orlando: Se armadura avessi,
Prima che noi uscissim della soglia,
Che questo mio compagno difendessi,
Questo accetto io, e sarammi piacere.
Disse l’abate: Venite a vedere.