Pagina:Pulci - Morgante maggiore I.pdf/53

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34 il morgante maggiore.

59 Orlando, poi che partì da Chimento,
     Tutto quel giorno seco ha sospirato;
     Così il messaggio ne va malcontento,
     Non sa come a Rinaldo sia tornato.
     Morgante ne va appiè di buon talento,
     Con quel battaglio che è duro e granato35:
     E in su ’n un poggio le pagane schiere
     Di Manfredon cominciono a vedere,

60 Padiglioni, trabacche, e pennoncelli;
     E sentono stormenti oltramisura,
     Nacchere, e corni, e trombe, e tamburelli;
     E cavalier coperti d’armadura
     Vedean cogli elmi rilucenti e belli:
     Orlando guarda inverso la pianura,
     E vede tanti Pagani attendati,
     Come l’abate gli avea numerati.

61 Di questo molto se ne rallegròe,
     Così Morgante; e poi che ’l poggio scese,
     Dinanzi a Manfredon s’appresentòe,
     Ch’era gentil, magnanimo e cortese:
     E di Morgante si maravigliòe;
     Il conte Orlando per la briglia prese,
     E disse: Benvenuto sia36, barone;
     Dismonta, e poi verrai nel padiglione.

62 Orlando lascia a Morgante Rondello
     E va nel padiglion col re pagano;
     E Manfredon così diceva a quello:
     Chi tu ti sia, Saracino o Cristiano,
     Ti tratterò come gentil fratello;
     E perchè il tuo venir non sia qui invano,
     Soldo darotti, se t’è in piacimento,
     Tanto che tu sarai, baron, contento.

63 Rispose alle parole grate Orlando:
     Preso m’avete col vostro parlare;
     Soldo niente da voi non domando,
     Se non vedete l’arme adoperare.
     E così molte cose ragionando,
     Disse il pagano: Io vi vo’ ragguagliare
     Di quel che forse per voi non sapete,
     Chè cavalier discreti mi parete.