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canto secondo. 37

74 Dicea Morgante: Io non ho mai veduto
     Provare Orlando, io lo vedrò pur ora:
     Ringrazio Iddio che mi sarò abbattuto:
     Orlando sprona il suo cavallo allora,
     E sparì via com’uno stral pennuto:
     Per che Morgante s’avviava ancora,
     E col battaglio si viene assettando39,
     E guarda pur quel che faceva Orlando.

75 Orlando nella pressa si mettea,
     E pur Morgante guarda dove e’ vada,
     E sempre drieto a Rondel gli tenea,
     Dove vedeva e’ pigliassi la strada;
     E Lionetto in quel tempo giugnea,
     Ch’aveva in man sanguinosa la spada:
     Orlando il vide, e la lancia abbassava;
     Ma Lionetto un’altra ne pigliava.

76 Volse il cavallo, e ’nverso Orlando abbassa,
     E vannosi a ferir con gran furore,
     E l’una e l’altra lancia si fracassa;
     Ma Lionetto uscì del corridore,
     E Rondel via come il suo nome passa.
     Morgante guata drieto al suo signore,
     E dice: Orlando è pur baron perfetto;
     E Cristo è vero, e falso è Macometto.

77 Ma Lionetto pur si rilevoe,
     E sopra il suo cavallo è rimontato,
     E Macometto a gran voce chiamoe.
     Dicendo: Traditor, ch’i’ ho adorato
     A torto sempre, io ti rinegheroe,
     Poi ch’a tal punto tu m’hai abbandonato;
     L’anima mia piú non ti raccomando,
     Chè non are’ quel colpo fatto Orlando.

78 Poi si rivolse a Orlando, dicendo:
     Nota, che e’ fu del mio destriere il fallo;
     Orlando gli rispose sorridendo:
     E’ si vorre’ co’ buffetti40 ammazzallo.
     Disse Morgante: Così non la intendo:
     Or che tu se’ rimontato a cavallo,
     Mi par che sia tuo debito, Pagano,
     Di ritrovarsi colle spade in mano.

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