Pagina:Pulci - Morgante maggiore I.pdf/83

Da Wikisource.
64 il morgante maggiore.

19 Era Ulivier tutto malinconoso5,
     E del cavallo in terra dismontato;
     Così Dodone, e piangea doloroso,
     E ’ndrieto inverso Rinaldo è tornato,
     Per dar soccorso al Paladin famoso;
     Ed Ulivieri aveva ragionato:
     Penso che morto Rinaldo vedremo
     Da quel serpente, e tardi giugneremo.

20 E non sapean ritrovar il cammino,
     Erano entrati in certe strette valli:
     Ecco Rinaldo, e ’l lion già vicino
     Maravigliossi, e cominciò a guardalli;
     Vide Ulivier non avea Vegliantino;
     Disse: Costoro ove aranno i cavalli?
     A qualche fiera si sono abbattuti,
     Dove egli aranno i lor destrier perduti.

21 Ulivier quando Rinaldo vedea,
     Non si può dir se pareva contento,
     E disse: Veramente io mi credea
     Ch’omai tu fussi della vita spento;
     E poi ch’allato il lione scorgea
     Al lume della luna, ebbe spavento.
     Disse Rinaldo: Ulivier, non temere
     Che quel lion ti facci dispiacere.

22 Sappi, che morto è quel dragon crudele,
     E liberato ho questo mio compagno,
     Che meco or vien come amico fedele,
     Ed arem fatto di lui buon guadagno:
     Prima che forse la luna si cele,
     Tratto ci arà questo lion grifagno
     Del bosco, e guideracci a buon cammino:
     Ma dimmi, hai tu perduto Vegliantino?

23 Ulivier si scusò con gran vergogna:
     Come tu fusti alle man col dragone,
     I destrier ci hanno grattata la rogna6
     Tra mille sterpi, e per ogni burrone:
     Ognun voleva far quel che bisogna,
     Per aiutarti, com’era ragione;
     Ma ritener non gli potemmo mai,
     Tanto che forse di noi ti dorrai.