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106 il morgante maggiore.

34. antenna di rispetto. Così si chiama quell’antenna delle navi, di cui si fa uso nei maggiori pericoli. — cocchina ec. Piccola cocca; specie di nave. — trinchetto. Quell’albero piantato a perpendicolo sul davanti delle navi, su cui sta una piccola vela quadra che ha lo stesso nome.

35. la mezzana ec. La vela che si spande alla poppa del navilio, έπίδσομος. — spere. Così chiamano i marinari quei fasci di robe legate insiente che si gettano in mare dietro alle navi, per rattenerne il corso.

38. s’è botato. Per votato. Fece voto.

42. la spazzacoverta. Specie di vela anche questa.

49. ressa. Ressa è propriamente importuna istanza fatta altrui, per ottenere quello che si desidera. Onde far ressa vale quanto far pressa, pressare; e forse da pressa si è detto corrottamente ressa.

54. E’ mi fe ricordar ec. È nota la favola dei Titani e Giganti, che, mossa guerra a Giove, furono sconfitti e precipitati nel Tartaro, e sepolti sotto alle maggiori montagne.

55. Tu ti saresti ancor ec. Gea, o la Terra, veduto come i Titani e i Giganti che ella aveva mossi a far guerra ai Celesti, erano stati tutti debellati e vinti, per ultimo eccitò contro gli Dei lo smisurato gigante Tifeo, il quale vomitava torrenti di fuoco; di che essi spaventati si nascosero sotto le sembianze di vari animali. Ma finalmente Giove atterrò d’un fulmine Tifeo, e ridusse a calmo l’Olimpo. Ha pensato taluno che con siffatta favola abbiano i poeti voluto dar l’origine del culto che gli Egiziani solevan rendere a figure di diversi animali.

112. savate ec. Eravate.

144. ma son genía. Genía significa propriamente generazione di gente vile e abietta; contuttochè si pigli spesso anche per stirpe semplicemente, e per moltitudine di gente. — E hannovi in un solcio ec. Vedi la nota al Canto XIX, St. 80.






CANTO VENTESIMOPRIMO.




ARGOMENTO.

     Muore per man d’Orlando il re Murrocco:
Si corona Aldinghieri imperadore;
Partono a salvar Gano, e dan di brocco
’N un castel che Creonta ha per signore;
E le sue guardie e i figli in gran trabocco
Muoion di stragi e sangue: ella non muore,
E nel castel gli chiude; ma frattanto
Malagigi disfa lei e l’incauto.


1 Dio ti salvi, Maria di grazia piena;
     E il Signor teco in sempiterno sia,
     O benedetta, o santa, o Nazzarena,
     Fra tutte l’altre donne tu Maria,
     Sanza la qual la mia barchetta arrena,
     Se non aiuti nostra fantasia,
     Che insino a qui fatta hai tanto veloce;
     Non mi lasciar, ch’io veggo omai la foce.