19 L’alfana per le mugghia è spaventata,
Non la potea Fuligatto tenere;
Poi disse, quando e’ l’ha rassicurata:
Io vo’, Rinaldo, mi facci un piacere:
Se io uccidrò questa bestia sfrenata,
Tu creda in Macometto, chè è dovere;
Se tu l’uccidi, la tua fede vaglia;
Ma che mi doni la prima battaglia.
20 Rinaldo rispondea ch’era contento;
Ma ogni cosa ha sentito Spinardo:
Rise fra sè di tal ragionamento,
E dette a Fuligatto con un dardo:
Nel braccio tutto gliel ficcava drento.
Rinaldo s’arrecava a Bellosguardo,
E vide Fuligatto sbigottito
Cader giù dell’alfana tramortito.
21 Gridò: Pagan traditor, c’hai tu fatto?
Tu se’ bestia per certo e traditore;
Ma per Dio, che se morto è Fuligatto,
Io ti trarrò colle mie mani il core.
Non gli rispose Spinardo a quel tratto:
Diserra un dardo con molto furore,
E tra le gambe passa di Rinaldo,
E fischia, come serpe quando è in caldo.
22 Rinaldo grida: Io ne farò vendetta;
Se tu se’ pazzo, io non son Salamone.
Questo Spinardo il terzo dardo getta:
Rinaldo trasse d’uno stramazzone;
E poi che l’aste taglia con gran fretta
Si difilava a lui, come il falcone
Quando ha veduto i colombi o le starne:
Ovver come il lion che vuol far carne.
23 E fu tanto il furore e la tempesta,
Che ’l porfiro affettato arebbe allora;
E con la spada gli fesse la testa,
Perchè la furia e la rabbia lavora:
Ed anco quivi Frusberta non resta;
Fessegli il collo, e tutto il busto ancora,
Dove la bestia è congiunta coll’uomo;
E morto fece in su la terra il tomo.6