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18 il morgante maggiore.

84 Color che cantan, che paion di foco,
     Con l’alie intorno alla sedia vicini?
     Rispose Orlando: Qui ti ferma un poco,
     Sono altre spezie di spirti divini,
     Ed ha ciascuno ordinato il suo loco:
     Que’ primi, Cherubini e Serafini;
     E gli altri, Troni, che sì presso stanno,
     Sìcche tre gerarchie que’ cori fanno.

85 Gli altri che seguon questo primo coro
     De’ Serafin, Cherubini e de’ Troni,
     Virtute e Potestà son con costoro;
     Ma innanzi a questi le Dominazioni,
     Poi Principati, e gli Arcangel con loro,
     Ed Angel par che d’un canto risuoni.
     Disse il Pagan: Come tu m’hai diviso
     Costor, così gli veggo in paradiso.

86 Ah! disse Orlando, e’ non passerà molto
     Che tu gli potrai me’ vedere in cielo;
     Dirizza i tuoi pensier, la mente, e ’l volto
     A quel Signor con puro amore e zelo,
     E ’ncréscati di me, che resto involto
     In questo cieco mondo al caldo e al gielo.
     E poi gli diè la sua benedizione,
     E l’anima spirò di Spinellone.

87 Rimase Orlando tutto consolato
     Del dolce fin che Spinellone ha fatto,
     E tutto collo spirito elevato,
     Tanto che Paul pareva al ciel ratto,
     Chiamando morto chi in vita è restato:
     Intanto Salicorno è quivi tratto,
     E scaccia ognun che innanzi se gli affronta:
     Orlando in sul caval presto rimonta,

88 E grida: A drieto tornate, canaglia,
     È altro che un Pagan quel che vi caccia?
     E’ rispondieno: Egli è nella battaglia
     Questo gigante, che Giove minaccia;
     E’ ci divora, non ferisce o taglia,
     Tanto ch’ognuno ha rivolta la faccia.
     Orlando pur gli sgrida e svergognava,
     E in questo quivi Rinaldo arrivava.