Pagina:Pulci - Morgante maggiore II.pdf/440

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AVVERTIMENTO


Ultimata la stampa, m’avvidi che si sarebbe potuto darle qualche altro miglioramento, corredandola di un indice ragionato: lavoro quanto noioso a chi lo fa, altrettanto utile per chi è fatto, massime in certi libri, ne’ quali per l’abbondanza dei nomi propri e degli avvenimenti che vi si raccontano si rende quasi di strettissima necessità, come n’erano d’avviso gli autori stessi d’una volta, che spesso non isdegnavano di mettervelo da loro. L’aiuto degl’indici può rassomigliarsi a que’ buoni uffici che si fanno a chi giunge nuovo in una città grande, o viaggia per confusi luoghi, senza che porti pericolo di smarrirsi o di perdere il tempo. Ma io non intendevo già di far conoscere questa verità conosciutissima del vantaggio degl’indici, bensì la mancanza che se ne aveva nelle antecedenti edizioni del Morgante da cui potessi pigliarlo. Trovasi, è vero, una così detta Tavola nell’impressione del Sermartelli e nell’altra del 1343 di Venezia assistita da Lodovico Domenichi; ma oltrechè tutt’e due sono incompiute, nè vi stanno accennati metà dei nomi che s’incontrano nel Morgante, difettano perfino della disposizione alfabetica e della regolarità dei numeri di richiamo. Fatto adunque ricompilare un indice con quella maggior pienezza e diligenza dovuta in simiglianti lavori, io il do qui con isperanza di far cosa grata ai leggenti, e di vedere continuato il lor favore alle mie edizioni.

F. Le Monnier.