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92 il morgante maggiore.

47 E perch’egli era molto presso al porto,
     Diceva: Poi che la nave ho condotta
     Insino a qui, s’io restassi ben morto,
     Io non intendo ch’ella sia qui rotta.
     Allor Rinaldo il battaglio gli ha porto,
     Morgante su per la schiena gli trotta,
     E col battaglio gli dà in sulla testa,
     Ed ogni volta la ’ncartava a sesta.

48 E tanto e tanto in sul capo percosse,
     Che gliel’ha tutto sfracellato e trito;
     Donde la bestia di quivi si smosse,
     E come un barbio boccheggia stordito,
     E morta si rovescia in poche scosse.
     Morgante prese per miglior partito
     Saltar nell’acqua ed irsene alla riva,
     Però che l’acqua non lo ricopriva.

49 Greco surgeva, e varava la barca.
     Orlando lo pagò cortesemente,
     Tanto che Greco non se ne rammarca,
     E ritornossi in drieto prestamente
     Tra pochi giorni d’altre merce carca
     La nave: intanto Morgante possente
     A poco a poco alla riva s’appressa,
     Tanto che’ pesci non gli fan più ressa.11

50 Ma non potea fuggir suo reo distino:
     E’ si scalzò, quando uccise il gran pesce;
     Era presso alla riva un granchiolino,
     E morsegli il tallon; costui fuori esce,
     Vede che stato era un granchio marino:
     Non se ne cura, e questo duol pur cresce;
     E cominciava con Orlando a ridere,
     Dicendo: Un granchio m’ha voluto uccidere.

51 Forse volea vendicar la balena,
     Tanto ch’io ebbi una vecchia paura.
     Guarda dove fortuna costui mena!
     Rimmollasi più volte, e non si cura,
     Ed ogni giorno cresceva la pena;
     Perchè la corda del nervo s’indura,
     E tanta doglia e spasimo v’accolse,
     Che questo granchio la vita gli tolse.