Pagina:Rapisardi e Carducci - Polemica, Catania, Giannotta, 1881.pdf/74

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Quanto infine ai giudizii ch’egli vuol regalarci sui lavori del Rapisardi, ci scusi il Prof. Carducci, ma, sebbene noi non possiamo non riconoscere in lui uno dei più valenti cultori della critica letteraria propriamente detta, iniziata dal Foscolo, questa volta, con nostro grande rammarico, non possiamo accettarli. Giacchè, come ben gli faceva notare il Rapisardi stesso nell’ultima sua lettera, essi non provengono mica da animo calmo e spassionato, quale dev’esser quello del critico.

E al postutto, crede il Prof. Carducci che avremmo potuto a ogni modo questa volta preferire i suoi a quelli di quasi tutta la critica italiana e straniera sul Lucifero, e in particolare a quello del Trezza sul Lucrezio che, senza dubbio, è oggi il più dotto, il più arguto interprete del gran poeta latino?

Il Prof. Carducci con le parole: «faccia dei Giobbi, il signor Rapisardi, faccia dei Giobbi» par quasi voglia anche a priori satireggiare la nuova concezione del Rapisardi. Se dice davvero, gli risponderemo con le parole sacrosante scritte proprio in questa circostanza da un va-