Pagina:Rapisardi e Carducci - Polemica, Catania, Giannotta, 1881.pdf/81

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Può essere che una combriccola di letterati non esista a Bologna; ma i fatti intanto son fatti. Il Guerrini stampa la Polemica, e leva a cielo il Carducci; e ’l Carducci fa una recensione sulla Polemica, e porta alle stelle il Guerrini. Il Chiarini, che per altro non è a Bologna, va strombettando in una prefazione i pregi delle Odi Barbare, e ’l Carducci, in un’altra prefazione, ha delle tenerezze per la traduzione dell’Atta Troll fatta dal Chiarini; un certo signor Lodi magnifica il Carducci; e ’l Carducci trova che codesto signor Lodi è critico fiero e ardito. Eh, via! civettare anche col signor Lodi, che ha bisogno di raccattar le frasi del prof. Carducci, per veder di cavarne qualche imbecille giudizio su cose ch’e’ non intende!

Il Rapisardi ha una sintassi zoppicante. Dove? In questa terzina, dice il prof. Carducci:

     Idrofobo cantor, vate da lupi,
Che, di fiele briaco e di Lieo,
Tien che al mio lato il miglior posto occùpi.

O perchè? il prof. Carducci non reca ragioni; noi non vediamo la sgrammaticatura: aspettiamo.