Pagina:Regolamento degli Uffizi di Notaio e d'Insinuatore.djvu/34

Da Wikisource.
30

tutti gl’instrumenti stati pendente il mese insinuati col dritto per ognuno di essi pagato, rapportando in fine il totale de’ dritti esatti, ed unendovi la descrizione del fondo a loro mani esistente per gli dritti esatti nelle precedenti mesate, che non fossero ancora entrati in Tesoreria: nelle valli, e distretti non dipendenti dalle Intendenze si rimetterà dagl’Insinuatori detta nota ai rispettivi Pretori, e Giusdicenti.

25.

Pagheranno nelle Tesorerie delle rispettive provincie a’ quartieri, e conseguentemente in fine de’ mesi di Marzo, Giugno, Settembre, e Dicembre tutte le somme esatte pendente il quartiere pe’ dritti d’insinuazione, ritenendo solo quella porzione, che a ciascuno di loro è rispettivamente assegnata, e ne faranno registrare la quitanza all’Intendenza.

26.

[Rex Car. Em.
30. Jan. 1739.
]
E perché non si deve giammai divertire dagl’Insinuatori quel danaro, che pel dritto d’insinuazione riscuotono, sarà quindi preciso loro dovere di sempre tenerlo in pronto per isborsarlo sugli ordini, che anche prima della scadenza del quartiere loro fossero dati dal Generale delle Regie Finanze, o dagl’Intendenti, sotto pena in caso contrario della sospensione a tempo dall’uffizio, e della privazione in caso di recidiva: ogni qual volta si rendessero reliquatori, e ch’entro il mese non saldassero il reliquato, si puniranno di più con pena corporale ad arbitrio della Camera, ed a proporzione della somma, a cui rileverà il debito.

27.

Nel suddetto caso, ed in qualunque altro, in cui l’Insinuatore venga sospeso dall’uffizio, o che per qualsivoglia accidente non possa esercitarlo, la Camera deputerà a di lui spese, e rischio un economo, il quale supplirà alle di lui veci, sarà tenuto alle medesime obbligazioni, ed avrà in compensamento delle sue fatiche la stessa retribuzione, che si sarebbe all’Insinuatore pagata, eccetto che con questo diversamente convenga.