Pagina:Relazione 28 febbraio 1861 (Comitato Nazionale di Fano).djvu/6

Da Wikisource.
 
— 6 —
 


Sulle norme di tali istruzioni, delle quali vi diamo lettura, dovrà rinnovarsi per schede segrete ed appello nominale dai Soci riuniti in generale Assemblea il nostro Comitato, eleggendone cinque membri: i Comitati Comunali del Distretto, di cui sarà bentosto promossa l’uguale nomina, concorreranno poi ad eleggere altri due membri, coll’aggiunta dei quali il nostro prenderà nome di Comitato di Mandamento; con simile concorso completeranno i Comitati di Mandamento quelli di Circondario, portandone il numero dei componenti a nove, e questi il centrale di Ancona, che, costituito da 11 membri assumerà titolo e autorità di Comitato Centrale delle Marche.

Così in modo libero legale e semplice insieme gerarchicamente impiantata la Società farà appello a tutti quei buoni, a qualunque gradazione dell’opinion liberale essi appartengano, che vorranno aderire ai principii e allo scopo suoi; principii tanto onesti e tolleranti, scopo tanto nobile e giusto, che può sin d’ora accertarsi nessuno vorrà esserne escluso. La rinnovazione periodica dei poteri poi, e la partecipazione a tutte quelle risoluzioni che richiedessero la riunione generale dei soci, darà subito ai nuovi ascritti quella legittima influenza, che loro è, ragionevolmente dovuta.

A questo importante e benefico sviluppo voi preluderete colla elezione del nuovo Comitato; e perchè possa aver luogo con tutta la regolarità e le formalità desiderabili, conviene, o Signori, che si soprassieda ancora di qualche giorno, tanto che possa debitamente compilarsi la lista dei soci elettori sui modelli che ci furono rimessi, e che qui deponiamo; pregandovi a presentarvi individualmente all’officio del Comitato per quelle rettifiche e correzioni che potessero occorrere.

Subito dopo vi riconvocheremo, e saremo felicissimi di deporre in mano degli uomini sui quali porterete la vostra fiducia il potere che finora esercitammo, con forze inferiori purtroppo, ma certo con volontà pari al difficile incarico, nell’ultimo periodo della vecchia organizzazione, il quale se non venne funestato dai rinascenti pericoli e dalle procellose vicende dei precedenti, fu però spettatore di sì mirabili ed improvvisi rivolgimenti, da meritarci, speriamo, il vostro benevolo compatimento, ove talora a fronte delle molteplici ed incessanti cure del momento, la capacità e l’attività nostra fossero rimaste in difetto.