Pagina:Ricerche sul progetto di una strada di ferro da Milano a Venezia.djvu/49

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Intanto può fermarci esperienza la legge speciale d’espropriazione promulgata dal R. Governo Sassone il 3 luglio 1835, e la legge generale emanata dal G. D. Governo Badese il 18 agosto dello stesso anno.

45.

L’esempio delle nazioni più culte, e perciò più denarose, e perciò più potenti e formidabili, vuol essere considerato con giudizio e docilità. Nella sola Inghilterra si stanno costruendo 323 miglia di strade ferrate e si sta disponendo la costruzione di altre 630 miglia. Fra le imprese già avviate e quelle che si van preparando si parla nientemeno che della spesa di 440 milioni di franchi, a non parlare d’innumerevoli altri progetti che la pubblica approvazione non ha per anco accreditati. Sir Robert Peel, uomo non troppo vago di novità, disse agli elettori di Tamworth: riguardar egli le strade ferrate come un poderoso strumento per conservare l’alta preponderanza della sua nazione. Negli Stati Uniti si sta lavorando a 500 miglia di travi rivestite di ferro, che richiedono la somma di 176 milioni. La Francia si va ingolfando sempre più in questo genere d’imprese; dopo essersi provata nelle strade di breve corso intorno a S. Etienne, S. Germano, Versailles, Mompellieri ecc. va ora progettando immense linee da Lione alla Loira, e da Parigi a Brusselles, all’Havre, a Bordò, a Marsiglia. La Fiandra cerca di acquistar il transito dalla Prussia all’Inghilterra. In Germania fervono progetti di strade da città a città: Elberfelda e Colonia; Basilea e Francoforte; Augusta e Monaco; Dresda e Lipsia; Breslavia, Berlino, Stettino, Annover, Amburgo e Lubecca, e altre ancora. Che avverrà degli indugiatori, voglio dire di quelli che con dicerie cercano disanimare gli uomini intraprendenti e quelli che li assecondano? O riesciranno a mettere il loro paese fuori del commercio e sotto una specie d’interdizione mercantile, esponendo a gravi ed imminenti angustie la produzione nazionale che non potrà redimersi dalle eccedenti spese di trasporto; o dovranno volendo e non volendo obedir più tardi alla forza del tempo che ci sta sopra inesorabile e cedere all’esempio altrui. Ma l’aver tardato costerà caro sì per l’incarita materia, sì pei preoccupati capitali; e pertanto si espierà in molti milioni di lucro cessante e di maggior dispendio emergente. Questo è il bene che i retrogradi possono aspirare a rendere alle famiglie ed allo Stato.