Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/112

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non vi coltivano punto questi la campagna. Non vi sono qui nè vigne, nè piantagioni di olivi, ma unicamente mandre, le quali pascolano liberamente stilla spiaggia; tutti gli oggetti di consumazione si devono trarre da altri paesi. Nettunno vi manda il vino, e perfino il pane fresco ogni giorno; l’olio e le frutta vengono da Genzano, e fin da Cori nei monti Volsci, le ciliegie ed i fichi.

Le locande sono piccole e meschine. Una camera si paga qui venticinque baiocchi al giorno, e si può pranzare alla carta all’uso di Roma; ovvero pagare per l’intera pensione sette paoli al giorno, che corrispondono ad un tallero prussiano. Si hanno con questi quattro piatti a pranzo, e tre piatti a cena. I pensionari sono per lo più pittori tedeschi, i quali vanno promuovendo il progresso nelle piccole locande dei villaggi della costa e dei monti, e che possono per tal guisa considerarsi quasi altrettanti missionari della civiltà, nelle campagne romane, per quanto concerne le locande. Havvi però qui una cosa eccellente, e sono i pesci. Il golfo somministra ogni giorno i migliori pesci di mare, non che stupende aragoste. Non sono però gli abitanti della località che li pescano, imperocchè come potrebbero, poveretti, radunare tanto danaro da fare acquisto di una barca? Vengono qui gl’intraprendenti pescatori napoletani, sulle loro graziose barchette, da Pozzuoli, da Baia, da Portici, da Torre del Greco; girano tutte le coste del loro magnifico golfo, e qui si trattengono a pescare vari mesi dell’anno, dormendo nelle loro stesse barche. Altri napoletani abitano nelle capanne, e sono per lo più quelli che per isfuggire alla coscrizione emigrarono dalla loro patria. In tutte le coste del Mediterraneo del resto, si trovano questi marinai napoletani, i primi pescatori del mondo, e si recano dessi pure nelle isole spagnuole, non che sulle coste d’Africa, dove pescano il corallo; muovono imperterriti le loro graziose barche variopinte, in ogni direzione dell’ampio mare.

Provai piacere a trovare qui antiche conoscienze. Colla vivacità del loro gestire, colla loro mimica, col loro dia-