Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/158

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tuosa dama. Il publico prende sempre viva parte alla rappresentazione, e non difettano le critiche e le fine osservazioni, le quali fanno prova che gli spettatori comprendono benissimo, ed apprezzano quanto si espone.

Le scene furiose, le quali si ripetono di frequente, sono quelle che vengono accolte con maggior favore. Allorquando Orlando va in furore per il tradimento di Angelica, si agita e si dimena con tanta rabbia, con tanta violenza, che tutta quanta l’armatura, elmo, corazza, bracciali, gambiere, gli cadono pezzo a pezzo e finisce per trovarsi in camicia come Amadigi delle Gallie. Allora prese ad atterrare colla spada una capanna da pastore, due alberi, ed una rupe gridando sempre «a terra! a terra!» E Pulcinella pure prende a gridare a sua volta a terra! scagliandosi contro la capanna.

Nelle scene di battaglie, le quali si ripetono quasi in tutte le rappresentazioni, si suona il tamburo di continuo entro le quinte. I Mori, i cavalieri, i paladini combattono durante tre o quattro minuti con un ardore indicibile; i burattini sono maneggiati dall’alto con somma destrezza, e le loro membra si prestano a tutti i movimenti con tanta precisione, che si sentono gli urti delle spade, e si fa un fracasso indicibile. Vidi Orlando cacciare a terra, sempre colla stessa bravura, una decina di pastori, ed una quantità sterminata di Mori. Quando ha luogo una battaglia, gli eserciti si avanzano, indietreggiano, si urtano, ed i morti cadono sempre due a due. Imperocchè i fantocci arrivano a due a due, combattono due contro due, finchè diventata generale la mischia, o trionfa un paladino, o Pulcinella, pone termine con un frizzo alla battaglia.

Il Pulcinella, il quale parla costantemente con una voce gutturale, la quale si presta stupendamente all’effetto comico, si vale per lo più del pretto dialetto dei Trasteverini. La stravaganza delle sue parole è grande, ma non di rado i suoi frizzi sono spiritosissimi. La è questa dote caratteristica dei popoli di razza latina, particolarmente degl’Italiani e degli Spagnoli. Nella loro poesia popolare rie-