Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/386

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vanno esenti da patemi d’animo. Esiste nel monastero una piccola biblioteca, ed alcuni monaci si dedicano a severi studi, ma in generale il culto delle muse è poco osservato in questa solitudine. Ebbi occasione di persuadermene passeggiando col padre bibliotecario nella corte maggiore del monastero; ed avvedendomi che le mie domande lo ponevano in non poco imbarazzo, stimai conveniente prescinderne. Presi congedo da lui, e mi portai in altra parte del convento, ad osservare le figure dei monaci che di là passavano. Erano propriamenti belli nelle loro tonache bianche, e potei osservare che non portano nè barba nè capelli, facendosi radere accuratamente questi due volte al mese. I soli fratelli laici portano la barba lunga, alla foggia dei Cappuccini. Sonovi diversi gradi fra i Certosini, come fra i seguaci di Pitagora. Non mi fu dato vedere monaci del grado superiore, i quali vivono isolati e rinchiusi nelle loro celle; il perpetuo silenzio al quale sono assoggettati, può essere considerato quale la espressione della maggiore abnegazione a cui possa spingere il fanatismo religioso. Nel rinunciare alla parola, veicolo delle idee, espressione di vita, riducono l’animo loro ad una quiete tale di spirito, la quale equivale ad una assoluta cecità intellettuale. L’unico saluto che si fanno nell’incontrarsi gli uni cogli altri si è memento mori. Mi si disse permesso a questi morti che camminano, a questi spettri viventi, avere qualche distrazione nelle loro celle; gli uni coltivano fiori in vasi, coi quali hanno silenziosi colloqui, altri passano il loro tempo a contemplare qualche sacra immagine; altri tengono un uccelletto in gabbia, per essere rallegrati dal canto di questo, se tant’è che un povero uccello possa avere tuttora vaghezza di cantare, in quel profondo silenzio, in quella cupa solitudine. Talora la natura compressa riprende suoi diritti, infrangendo la regola che impone il silenzio perpetuo; il muto volontario parla, ed allora viene punito; offre pubblicamente il suo dorso ai colpi della disciplina, che lo martoriano non solo fisicamente, ma moralmente. Può darsi