Pagina:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu/169

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iii - panuccio del bagno 159

Là ch’era comunanza
hanno sodutta in parte,
ed han miso in disparte
30li valorosi e degni e boa rettori,
per li quali e’ maggiori
con parvi dividian onor comone;
ora l’hanno condulto in propietate,
perché la volontate
35lor tanto fera il senno ha suggiugato,
e già non è mostrato,
ch’è sol voler per lor fer’e mortale,
il quale ha miso a male
ed a danno, volendo, loro terra
40e perdute castella e piano in guerra.
E quei ch’erano degni,
e che ’n vero son anco,
mis’han dal lato manco,
crescendo onor, rettori ed avanzando
45e non quasi mancando
per lor ragion, ma sol era ben retta,
di che si vén gran segni:
giustizia conservata
era per lor montata,
50si che mal fare alcun non quasi ardia,
perché ’l mal si punia,
la terra d’ogni scuso era ben retta.
Or giustizia è deserta, ond’è caduta,
con ragione perduta,
55che più ladroni son che mercatanti,
e quasi certo i santi
son dirubbati e no solo i palagi,
ed a ciascuno adagi
par de’ detti signor, ma ciò non sono,
60che l’un perisce e l’altr’ha ’n mal perdono.
Portano perdonanza
i lor propi ’n mal fare.