Pagina:Rime (Vittorelli).djvu/129

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anacreontica xviii.


Irene, siedi a l’ombra
     Di questo ameno faggio,
     E copriti dal raggio
     De l’infocato Sol.

Ogni agnellino intanto
     Pascolerà tranquillo
     La menta ed il serpillo,
     Di cui verdeggia il suol.

Ma leva da la fronte
     Il cappellin di paglia....
     Chi mai, chi mai t’agguaglia
     In grazia ed in beltà?

Gitta il cappel su l’erbe,
     E lasciati vedere....
     Pupille così nere
     Venere in ciel non ha.