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poco sviluppata, che l’estensione del commercio non può essere che minima1, o altrimenti la tecnica dei trasporti più sviluppata rende proporzionalmente così minimi gli utili del commercio, che bisogna ormai mettere sul mercato una enorme quantità di merce, perchè rimanga nelle mani dei commercianti, come guadagno, e quindi come mezzo di sussistenza della popolazione cittadina, un valore considerabile. Il profano, (e la maggior parte dei «teorici» che hanno scritto sulla formazione delle città, sono dei profani dal punto di vista dell’economia politica), non si cura di chiarire il fatto che in una città neppure un passero può vivere della corrente di merci, che passa attraverso alla città stessa, a meno che non vada beccando il suo cibo dai sacchi di biade e di legumi. Ciò che solo importa, è appunto l’ammontare del valore, in rapporto del quale i commercianti percepiscono i loro diritti, mentre questi beni si muovono attraverso la loro città; importa «ciò che rimane attaccato», «ciò che si guadagna», o, in una parola, il profitto del commercio, e questo suole di regola essere in proporzione inversa alla quantità delle merci oggetto del traffico commerciale. Se esso è relativamente alto (come nel medio evo) poco è il traffico e vedremo appunto quanto questo fosse piccolo nel Medio Evo. Quindi anche nei commerci di monopolio soltanto una piccola parte della popozione può avere da vivere del commercio stesso. Se noi ammettiamo un reddito medio di solo 300 Mk di valuta odierna per la Lubecca del secolo XIV e un profitto del 20% (!) sul traffico, il commercio stesso avrebbe nutrito a Lubecca solo circa 2000 uomini2.

Rimane da menzionare come fattore di formazione delle città il movimento di esportazione. In quanto si consideri questo si ammette l’esistenza della città industriale: e certamente questa esisteva già nel medio evo, e senza dubbio poi sul fondamento della produzione industriale nel senso più stretto (ossia il perfezionamento della materia prima). Ora le città, che producevano una specialità industriale, potevano certamente con questa mantenere un paio di centinaia di uomini: Milano con le sue armi, Norimberga con le sue «specialità di Norimberga», Costanza con le sue tele, Firenze coi suoi

  1. «Extensive commerce checks itself, by raising the price of all labour and commodities», D. Hume, Essays, 2, 1793, 207.
  2. Come base di questo calcolo vedi le cifre citate parte I.