Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/267

Da Wikisource.

la preparazione della cavalleria moderna 265

mente ci occupiamo. Inoltre suppone che il mercato nazionale (poichè trattandosi di ipotesi di guerra non potrebbe farsi un razionale assegnamento sui mercati esteri) sia in grado di fornire tutto il materiale occorrente all’effettivo di guerra.

Rimonte e requisizioni sufficienti a provvedere in qualità e quantità la cavalleria di 1a e di 2a linea: questa l’ipotesi su cui è fondato l’ordinamento dell’arma, e questa l’indagine continuamente affidata all’amministrazione nell’interesse della sincerità della preparazione alla guerra, scopo esclusivo di un esercito.

L’esperienza della guerra poi insegna, che la cavalleria debba con tutti i mezzi curare che la sua compagine non sia, per quanto è possibile, turbata dall’introduzione nella sua effettiva forza cavalli, di elementi di requisizione che ne menomano le coesione, ed intralciano razione, per cui l’ideale di una perfetta preparazione dell’arma, sarebbe il mantenimento in pace di un completo effettivo di guerra nella forza cavalli.

Questo ideale, si potrebbe obbiettare, è comune per tutte le armi, nella forza uomini come nella forza cavalli, ma è contrario al principio su cui si fondano gli ordinamenti degli eserciti moderni di poter integrare al momento detrazione con elementi preordinati le unità incomplete. Il cavallo di guerra non s’improvvisa sia per la qualità, che per l’addestraraento e la cavalleria, che ha l’onore di aprire l’azione, non può che in menoma parte e mai per la prima linea, pensare alla requisizione, ma i suoi squadroni sono destinati a coprire la mobilitazione delle altre armi, ad esercitare le importantissime funzioni alle quali si accenna nella prima parte di questo breve studio.

I cavalli di requisizione sono già un elemento di debolezza quando servono a colmare i vuoti verificatisi nella 1a linea e lo sono maggiormente nella 2a linea: i risultati pratici confermano ampiamente questa deduzione. Nelle monografie dei corpi della campagna tedesca del 1870-71 si insiste su questo punto con unanime accordo e le percentuali di resistenza, tra i cavalli già preparati nel tempo di pace e quelli provenienti dalla requisizione, fanno perfino dubitare se non sia un male incor-