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46 rivista di cavalleria

gono ad acquistare la pratica dell’insegnamento al quale sono chiamati nel loro ritorno ai corpi.

L’analisi delle singole parti del programma di equitazione ci porterebbe troppo oltre: basti accennare che nell’equitazione propriamente detta gli allievi della scuola imparano ad addestrare il cavallo ancora giovane e rozzo (nuove rimonte) ed a preparare e perfezionare un cavallo già addestrato (vecchie rimonte); nella parte teorica essi oltre ad imparare la teoria dell’arte del cavalcare, imparano ad insegnarla come istruttori.

Complemento obbligatorio dell’istruzione sono le applicazioni sportive sotto tutte le forme, come corse ecc. I mezzi che la scuola possiede risultano sommariamente da questi dati: oltre 600 cavalli, tra cavalli privati, di servizio (di carica) e della scuola, 6 cavallerizze coperte e 4 scoperte, (45m. × 25m.) canile completo per le cacce di oltre 100 cani inglesi (foxhounds).

Questi perfetti insegnanti dell’arte del cavalcare, rientrati nei corpi, rappresentano la scuola continua dell’equitazione nei reggimenti e sono l’anima dell’equitazione sportiva, gli organizzatori delle cacce, delle corse nella guarnigione ed i propugnatori delle corse di resistenza (Distanzritt) che da qualche anno vanno prendendo un grande sviluppo, promosse ed incoraggiate dallo stesso Imperatore che prende personalmente parte attiva a tutto ciò che all’arma si riferisce.1

Il sistema seguito nell’impero austriaco per l’istruzione della cavalleria, fondamentalmente non molto dissimile da quello

  1. Notevole l’ordine del giorno prussiano relativamente alle corse di resistenza che mi piace di riportare integralmente:
    «S. M. l’Imperatore ordina che tutti gli ufficiali subalterni di cavalleria allo scopo di acquistare le cognizioni e la pratica necessaria pel servizio di pattuglie di ufficiali e d’ufficiali d’ordinanza, eseguano, ogni due o tre anni, una corsa di resistenza (Distanzritt).
    «Il programma della corsa deve anche contenere l’obbiettivo tattico di una ipotesi possibile in campagna, per raggiungere il quale, si richieda il maggior sforzo tanto dell’ufficiale che del cavallo, affinchè possa l’ufficiale valutare fino a qual punto possa fare assegnamento sulle proprie forze e su quelle del cavallo.