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rivista di cavalleria 522


Le costole asternali si sono molto arcuate e produssero un aumento del diametro antero-posteriore ed una tensione del diaframma, quindi maggiore espansione dei polmoni ed una respirazione più attiva.

Il cuore è più voluminoso, la rete vascolare periferica è maggiore, quindi è più rapida la corrente sanguigna, più pronta l’eliminazione dei prodotti del lavoro muscolare e nervoso, e più sollecita la dispersione del calore sviluppato in eccesso durante la corsa.

Caratteri del puro sangue. Il puro sangue inglese ha la testa leggera, fronte piatta, orbite salienti, occhi vivaci, profilo diritto, narici dilatate, guancia asciutta, gola larga, orecchie piccole, incollatura graziosa, criniera fina, rada e corta, pelle del corpo molle e fine, coperta di peli corti e lucenti, sistema vascolare molto apparente, arti asciutti coi tendini distaccati, gli zoccoli piccoli ma armonici, coda portata in alto, grossa e forte alla base, sottile all’estremità coperta di crini morbidissimi.

Storia della formazione della razza inglese. Sulla formazione della razza p. s. si hanno le più esatte e particolareggiate notizie in una moltitudine di scritti, di cui ci serviremo per far conoscere la storia di questa famosa razza.

In questa storia vi figura una continua introduzione di sangue orientale, non che alcuni cavalli italiani e precisamente alcune cavalle del Duca di Ferrara e del Marchese di Mantova regalate a Re Enrico VIII. Si racconta di un celebre cavallo mantovano di cui fu offerto al Marchese una somma in argento, che avrebbe dovuto corrispondere al peso del cavallo; somma che il Marchese rifiutò preferendo di regalare lo stallone al Re Enrico VIII.

È generalmente ritenuto che il primo stallone orientale introdotto in Inghilterra sia stato il Turco bianco (The White-Turck) acquistato dal Re Giacomo I; ma il libro genealogico o Stud-book non cominciò a funzionare che molto più tardi e cioè dopo che furono introdotti Darley-Arabian, Byerley-Turck e Godolphin-Arabian, stalloni orientali elettissimi, a cui si suole attribuire il merito di aver creata la razza inglese.

Ormai è provato che prima dei tre famosi stalloni orientali