Pagina:Rivista di cavalleria (Volume IX, 1902).djvu/248

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241 il nuovo i tomo del regolamento d’esercizi, ecc.

vediamo se veramente le prime due meritino la preferenza, purchè, ben inteso, si faccia astrazione dal terreno.

Date due colonne: di plotoni in linea e di plotoni a frotte, quale sarà più lunga? Quale più facilmente e lestamente spiegabile sulla fronte o sul fianco? A me pare che evidentemente debba essere più maneggevole quella che è più ordinata, vale a dire quella di plotoni formati, perchè, per molto che sia l’ordine che col prolungato esercizio si riescirà a dare alla frotta, essa di sua natura non può essere rigida senza scapitare nella sua caratteristica essenziale. Inoltre è fuor di dubbio che la colonna di frotte sarà sempre e di molto più profonda di quella di plotoni in linea, quindi impiegherà maggior tempo a spiegarsi.

Paragonando poi la colonna di plotoni con la linea di frotte è evidente che mentre la prima potrà seguire il capo in ogni senso con la stessa rapidità di cambiamenti di direzione che può essere data dal cavallo di questi, la seconda si troverebbe a dover eseguire frequenti cambiamenti di fronte ricadendo in tutti gli inconvenienti della linea spiegata che abbiamo da tempo e giustamente bandito dalle formazioni di manovra.

Guardiamoci dunque da simili novità che rappresenterebbero un regresso, continuiamo a manovrare in colonna di plotoni e riserbiamo alla frotta o alle frotte il carattere che loro ha dato il regolamento, di costituire cioè un ripiego necessario quando il terreno lo impone.

Se la colonna di plotoni dovrà passare una stretta di ampiezza superiore al fronte di ciascun plotone (n. 82), ogni cavaliere esclusivamente animato dall’orrore del vuoto si porterà innanzi in modo da riempire tutto lo spazio ed evitare quel deplorevole allungamento della colonna che tutti possiamo rilevare in simili casi quando si vedono lunghi codazzi di cavalieri isolati galoppanti a distanze considerevoli l’uno dall’altro per raggiungere i rispettivi riparti.

Durante quel momento di crisi, che è d’uopo ridurre il più breve possibile, nessuno deve pensare più a guida o a distanza, ma appena passata la stretta lo squadrone sarà presto riformato e il capo lo avrà tutto e sollecitamente alla mano.

Se poi il terreno imponesse la frotta o le frotte quando lo squadrone è già spiegato, cosa inverosimile in massima perchè come già dissi la formazione in linea è riservata all’attacco, e possibile soltanto quando si percorrono lunghi spazj battuti dal fuoco, potranno disporsi a frotta i plotoni che per la natura del terreno non possono marciare in linea, salvo riformarsi lestamente appena passato l’ostacolo e ciò anche per rendersi