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Il nuovo I Tomo del regolamento d’esercizi

per la Cavalleria




Un’opinione di più.


In qualità di appassionato per tutto ciò che riguarda la mia bell’arma, aderisco di buon grado all’invito della Rivista di cavalleria, per esprimere anch’io un’opinione sul I Tomo del Regolamento di esercizi ora in esperimento.

Il nuovo regolamento merita plauso specialmente perchè è frutto di idee che oramai si imponevano in vista dei grandi progressi generalmente constatati colle nuove teorie. Ogni istruttore deve vedere nel regolamento il suo indivisibile consigliere, siccome quello che deve aiutarlo non solo nell’escogitare i mezzi per raggiungere rapidamente la meta cui si tende, ma ancora proteggerlo dalle pretese degli innovatori immancabili che vogliono far sentire la loro influenza. E perciò reputo ottimo quel regolamento che, pur lasciando libertà nell’adottare i mezzi in esso esposti, raccoglie tutti i consigli che molti esperti ed appassionati istruttori hanno espresso, discusso e giudicato corrispondenti allo scopo.

Anch’io però vedrei volentieri che, in vista della brevità del periodo d’istruzione e dì ferma, pur non dimenticando lo scopo unico di dover preparare soldati e cavalli al loro migliore impiego in guerra, sieno ridotte al puro e stretto necessario le prescrizioni regolamentari.

Le semplificazioni finora han tenuto maggiormente di mira l’istrazione della recluta, poco considerando di mantenere i cavalli in buone condizioni d’istruzione e di non sottoporli a lavori inutili, nell’interesse della loro resistenza e conservazione.

Esporrò quelle poche osservazioni che la mia personale esperienza mi consente di fare, tanto riguardo all’istruzione delle reclute, quanto