Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/14

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prefazione xi


La Rivista Italiana di Numismatica, che col presente fascicolo incomincia le proprie pubblicazioni, avrebbe appunto per iscopo di tradurre in atto questo intendimento.

A spianarle la via, cessano di comparire i due periodici numismatici che vedevano da alcuni anni la luce in Italia, cioè la Gazzetta Numismatica di Como, fondata nel 1881 dal direttore della presente rivista, ed il Bullettino di Numismatica e Sfragistica, di Camerino, fondato nel successivo 1882, e diretto dai Signori Cav. Vitalini e Canonico Santoni.

Per tal modo la Rivista è al presente l’unico periodico di numismatica che si pubblichi in Italia, e può così aspirare a concentrare in sé le forze de’ vari scrittori che si dedicano presso di noi a questo ramo della Storia.

Conforme al concetto suesposto, di costituire un vincolo fra tutti i cultori della nostra scienza, la Rivista non fisserà limiti di serie, ed accoglierà invece articoli e comunicazioni intorno a qualsiasi parte o suddivisione della Numismatica, sia classica che medioevale e moderna, sia italiana che estera, sempre conservando tuttavia la naturale distinzione d’importanza fra ciò che appartiene già al dominio della storia e ciò che ancora non può pretendervi, fra ciò che interessa maggiormente il pubblico numismatico del nostro paese e ciò che lo interessa meno.

Nostro desiderio sarebbe anzitutto di poter presentare ai Lettori una serie di monografie o memorie (compresi i lavori postumi che meritassero d’essere tolti dall’obblio) che illustrino sia una data sezione della Numismatica, sia i singoli monumenti; — in secondo luogo, di raccogliere e render pubblici quei documenti che valgano a schiarire e commentare la storia metallica nei suoi punti tuttora discussi o poco noti; — poi, di render conto dei nuovi fatti, anche di minore importanza, acquisiti alla scienza, come ad esempio