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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/140

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bibliografia 115

L’autore passa quindi alla descrizione delle monete battute dai vari patriarchi d’Aquileia, senza trascurare quelle uscite dalla zecca-sorella di Trieste. Con fine senso pratico, indica pure per ciascuna moneta, quando n’è il caso, le relative falsificazioni Cigoiane.

Marchéville (M. de).Un demi-gros de Charles VI. — Nel suo trattato storico sulle monete di Francia, uscito verso la fine del sec. XVI, Le Blanc dice di aver veduto e di aver fatto copiare con molta cura sugli originali tutte le monete di cui dà il disegno. Infatti, quasi tutte quelle che figurano nelle tavole della sua opera furono poi ritrovate nelle collezioni pubbliche o private. Ne mancano alcune poche; ed il mezzo grosso che ci vien ora presentato dal sig. de Marchéville è appunto una di tali monete già divulgate dal Le Blanc ma che sono sfuggite sinora a tutte le ricerche.

Appartiene al Gabinetto di Francia, e proviene probabilmente dalla collezione stata riunita a Versaglia per ordine di Luigi XIV; il sig. de Marchéville ritiene anzi che sia lo stesso esemplare su cui fu eseguito il disegno del Le Blanc.

Blanchet (A.) — Jean Warin. Notes biographiques. — Vi è disaccordo fra gli scrittori intorno alle date ed alle circostanze della vita di questo celebre artista, o meglio l'oscurità proviene ed ò accresciuta dal fatto che i Warin incisori erano parecchi, i quali lavoravano in diverse zecche, come si rileva da numerosi documenti. L’articolo del signor Blanchet viene a schiarire in parte questa oscurità, assodando alcuni punti incerti della biografia di Giovanni Warin.

Cronaca. — Necrologie. — Bibliografia.

Prezzi di vendita delle monete romane della collezione Belfort.



Revue Belge de Numismatique, publiée sous les auspices de la Société Royale de Numismatique. — Directeurs: M. M. Maus, de Schodt et Oumont. — 1888, quarante-quatrième année, première livraison (Bruxelles, Libr. Polytechnique de J. Decq.)

Chestret de haneffe (B.on de). — Numismatique d'Ernest, de Ferdinand et de Maximilien-Henri de Bavière. — Mo-