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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/24

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di alcune monete inedite e sconociute della zecca di scio 5

caso non è nuovo nella storia monetaria italiana, e possiamo citare Ugo e Lotario II, Berengario II e Adalberto, Ottone I e II, re d’Italia, Tancredi e Ruggiero, Enrico VI e Federico II, re di Sicilia, ecc. ecc., che associarono sulle monete i loro nomi. Questa ci pare la interpretazione più ovvia, e noi ne proponiamo l’accettazione ai numismatici, ben lieti se alcuno di essi vorrà ritornare sulla quistione o convalidando la nostra attribuzione, o contrapponendovene una migliore.

Se alcuno poi osservasse che le iniziali P e B potrebbero egualmente riferirsi a Paleologo ed a suo padre Benedetto I, noi, dal canto nostro opporremmo che questa seconda ipotesi ci sembra molto più arrischiata della prima, dacché questa moneta porterebbe come prima iniziale quella del figlio, il che urterebbe contro tutte le consuetudini antiche e moderne. Fu sempre uso generale e costante, tanto nelle monete antiche, quanto nelle moderne, che portano il nome del padre e del figlio di mettere per primo quello del padre.

Quanto poi all’epoca, in cui questo matapane potè essere battuto, essa deve oscillare fra l’anno 1310, in cui si crede morisse il padre del Paleologo, Benedetto I, e il 1313, epoca certa della morte del Paleologo.


MARTINO ZACCARIA.

(1315-1329).


2. Matapane (gr. 1,900).

D: — M • ZAH • SV IRATOI S • ISIDOR SYI

(Martinus Zacharia Sii Vicarius imperatoris — Sanctus Isidorus Sii).

Nel campo due figure in piedi di fronte; a destra Santo