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288 francesco gnecchi

fondazione dell’impero di Filippo, ed è degno di nota come venisse coniato in argento mentre tutti i medaglioni storici precedenti erano stati coniati in bronzo 1.

Il medaglione venne trovato in Roma nel maggio 1886 completamente coperto di ossido grigio-scuro talché dal villano che lo trovò fu venduto per 25 soldi quale moneta di bronzo. Liberato però dall’ossido che lo ricopriva apparve d’argento, abbastanza buono quantunque non di purissima lega. Il medaglione, si vede, non è mai stato in circolazione; è di quella freschezza di conio che i romani chiamano ruspo ma l’impronta non è molto ben riuscita specialmente nel dritto, ove si vedono le traccie dei diversi colpi che furono dati ai conii, senza che bastassero per farne uscire la rappresentazione completa. Lo chiamerei quasi una prova avanti lettera fatta cioè coi conii non peranco finiti. — Né dico questo perchè al cavallo che sta al secondo piano manca il treno anteriore. Tale anomalia si osserva in altri medaglioni che portano un simile rovescio, e in quasi tutti i gran bronzi di Nerone col rovescio decvrsio. Ma una attenta ispezione dell’incisione, dà

  1. Nel Catalogo della Collezione Gosselin venduta a Parigi nel 1864 trovo la descrizione del seguente piccolo medaglione di bronzo, che ha molto relazione col medaglione d’argento da me descritto:

    D. — CONCORDIA AVGG. — Teste affrontate di Filippo padre e Otacilla.

    R. — ADVENTVS AVGG. — Filippo padre e figlio a cavallo preceduti e segniti da soldati.

    Non so dove trovisi ora tale medaglioncino, né perchè non sia stato riportato nella seconda Edizione del Cohen. Certo però non gli fa attribuito gran valore alla vendita, forse per la conservazione o fors anche per qualche dubbio insorto, perchè, quantunque dato per inedito, non trovò che il prezzo di 60 franchi.