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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/322

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appunti di numismatica romana 289

chiaramente a divedere che ai conii mancò l’ultima mano dell’artista. Furono poi finiti in seguito? furono adoperati? Il fatto del non essere finora venuto in luce che quest’unico esemplare, il quale, come si disse, ha tutta l’apparenza di una prova, può lasciar supporre che i conii siano stati abbandonati prima che finiti, e che quindi nessun altro esemplare di questo medaglione debba più comparire. Ma, dopo tutto, tale congettura può essere smentita domani. Frattanto però e fino a nuove scoperte rimane unico, e uno fra i più importanti medaglioni romani di argento.


PROBO.

MEDAGLIONE DI BRONZO.

(Diam. mill. 32).


14.° Dopo il N. 98 di Cohen.

D/ — IMP • C • PROBVS INVICTVS AVG •
Mezza figura di Probo a destra con elmo e corazza, la lancia nella destra, lo scudo e due giavellotti nella sinistra.

R/ — VICTORIA AVGVSTI N •
Vittoria a sinistra seduta su di una corazza. Tiene una palma nella destra e colla sinistra uno scudo appoggiato sulle ginocchia. Sullo scudo la testa di Medusa. (?)

(Tav. VII, N. 7).


Rovescio nuovo pel tipo e la leggenda fra i medaglioni di Probo, citato nella seconda Edizione del Cohen N. 753.


MAGNENZIO.

MEDAGLIONE D’ORO.

(Diam. mill. 31, — peso gr. 9).


15.° Dopo il N. 6 di Cohen.

D/ — D • N • MAGNENTIVS P • F • AVG •
Busto nudo a destra col manto imperiale.