Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/420

Da Wikisource.

bibliografia 381

Revue Belge de Numismatique. — 1888, 3me livraison.

Demole (E.) — Monnaies inédites d’Italie. — Memoria interessantissima, che l’autore straniero ha dedicata, con gentile ed opportuno pensiero, al ch. Comm. Vincenzo Promis.

È un estratto da un libro ms. che si conserva alla Biblioteca di Zurigo, nel quale sono registrati i saggi che furono operati nella zecca di quella città, dall’anno 1549 al 1676, sulle monete svizzere e straniere. A fronte di molti fra questi saggi, si trova nel ms. il disegno della moneta assaggiata. Il sig. Demole ha riunito ciò che si riferisce alla numismatica italiana, e ne è risultata Una memoria succosa ed attraente, corredata di quattro tavole che rappresentano dodici monete, quasi tutte appartenenti alla inesauribile schiera delle imitazioni e contraffazioni uscito dalle zecche minori dell’alta Italia. Tranne infatti uno scudo di Carlo Emanuele I, le altre monete sono prodotti delle officine di Maccagno, Messerano, Desana, Bozzolo, Frinco, Pomponesco, Guastalla e Correggio.

Questo breve lavoro del sig. Demole diviene il complemento necessario alle classiche pubblicazioni di Domenico Promis, ed a quelle di Morel-Fatio, di Chalon, di Kunz e d’altri, che hanno gettato tanta luce su di un argomento così oscuro, intricato, e pieno d’insidie.


Maxe-werly (L.) État actuel de la numismatique rémoise.

— Sino dal 1862, il sig. Maxe-Werly aveva pubblicato un Essai sur la numismatique rémoise, in cui presentava un sistema di classificazione della serie monetaria di Beims; gli studi posteriori gli suggeriscono ora di riformare e rifondere il sistema da lui proposto in quel lavoro giovanile, e con questo fascicolo della Revue Belge egli dà principio alla nuova pubblicazione rifatta, incominciando dall’epoca gallica. Nella tavola annessa a questa prima parte della sua memoria, l’autore ci offre varie curiose degenerazioni barbare di tipi monetari romani.