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26 umberto rossi


Ermes Flavio de Bonis ebbe i natali a Padova da nobile famiglia1; non si può precisare l'anno della sua nascita, ma convien credere che cadesse intorno al 1460, poichè nel 1483 lo troviamo al servizio del cardinale Francesco Gonzaga, che lo nomina nel suo testamento2. Morto poco dopo il munifico porporato, gran parte de’ suoi famigliari passò alla dipendenza di suo fratello Lodovico, vescovo eletto di Mantova, e fra costoro vi fu anche Ermes che entrò subito nelle grazie del nuovo padrone.

Infatti sulla fine del 1483, il vescovo Lodovico lo mandava a Castelgoffredo in compagnia di un certo Salomone da Sesso, ebreo, per compilare un inventario di oggetti esistenti nella rocca di quel paese3; l’ebreo doveva fare un prestito prendendo quelle robe in pegno. Il 30 dicembre l’inventario era già compiuto e quattro giorni dopo Ermes tornava a Mantova, non senza aver appianato certe difficoltà che erano insorte tra l’ebreo e il commissario di Castelgoffredo4.

La dispersione di parecchi volumi dei copialettere di Lodovico Gonzaga non ci permette di tener sempre dietro a quanto faceva il nostro artista; parecchi

  1. Negli indirizzi delle lettere scrittegli dal vescovo Lodovico è sempre detto de Padua o Patavino; e il vescovo, incaricandolo di tenere a battesimo un figliuolo della contessa Giovannella de’ Pannicelli, lo chiama el nobile Hermes da Padua, nostro carissimo famigliare.
  2. Müntz E. Les arts a la cour des Papes. III. 299.
  3. Archivio di Stato di Parma. Carteggio Gonzaga. — Commissario Castrigiuffredi. Mandiamo lì lo carissimo familiare nostro Hermes da Padua presente exhibitore e cum esso Salomone de Sesso hebreo per fare certo inventario come da dito Hermes intendente. Vogliamo che gli provediati et in tutto faciati eseguire secundo che serite richiesto. Mantue, xxviiij decembris 1488.
  4. Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettere ad Ermes, 30 dicembre 1483 e 8 gennaio 1484.