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102 f. kenner - il medaglione romano

abbiamo chiamati storici, sono affatto analoghe a quelle che si veggono sai medaglioni d’oro, talchè non occorre insistervi. Più importante è, nel III secolo, il numero crescente dei medaglioni coll’Aequitas e colla Moneta. In altra sede1 ho cercato di dimostrare che essi sono l’espressione figurata delle elargizioni che l’imperatore faceva al popolo in natura ed in danaro. La prevalenza di questa rappresentazione nel medaglione d’argento del III secolo, dovrebb’essere un accenno al vero scopo dei medaglioni. L’Aequitas e la Moneta, che rappresentano la giustizia e l’abbondanza nelle liberalità, erano egregiamente adatte a figurare su quelle monete che l’imperatore distribuiva in occasioni solenni; beninteso non si deve intendere con ciò che le grandi elargizioni al popolo od ai poveri venissero fatte in medaglioni; questi erano riservati ai doni particolari. Ed anche questa è un’altra analogia fra i medaglioni d’argento e quelli d’oro, perchè nella Historia Augusta si parla espressamente delle monete multiple d’oro di Eliogabalo, le quali servivano ai doni particolari dell’imperatore.


(Continua).

  1. Numismatische Zeitschrift, vol. XVIII (1886).