Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/133

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116 cronaca

È bensì vero che gli Autori, prevenendo, com’essi dicono nella prefazione, i giudizi dei lettori, intitolarono Saggio il loro libro, ed anzi, troppo modestamente, aggiungono che lo considerano come u una semplice bozza di stampa v per una seconda edizione accresciuta e corretta; ma la mole di questo Saggio il lungo periodo della sua preparazione, l’apparato stesso tipografico, gli contrastano tale carattere, per restituirgli quello di un’opera largamente disegnata, in cui gli Autori hanno radunato e vagliato tutti i materiali che riuscirono a raccogliere, coll’intenzione manifesta, e pienamente commendevole d’altronde, di far cosa completa o che si avvicinasse possibilmente ad esserlo.

Non è quindi alla stregua di un Saggio che quest’opera dev’essere giudicata, ma piuttosto come prima edizione di un lavoro che per la stessa sua natura è bensì destinato poi a migliorarsi ed accrescersi notevolmente, ma che già ora, sotto questa prima forma, si prefigge di adempiere ad una funzione, di tendere ad uno scopo ben determinato: quello di servire da Manuale bibliografico per la numismatica italiana medioevale e moderna.

Considerato sotto questo aspetto, che implicitamente, ed anzi anche esplicitamente, gli è riconosciuto dagli stessi Autori, il libro dei fratelli Gnecchi ci presenta anzitutto il pregio pratico di aver mantenuto l’ordine alfabetico delle zecche, come fece il Promis per le sue Tavole sinottiche.

Qualunque altro ordinamento infatti, geografico o cronologico, avrebbe richiesto troppo spesso il sussidio dell’indice alfabetico per facilitare le ricerche.

Ma questa lode di aver conservato l’ordine alfabetico, non possiamo più tributarla per l’elenco delle opere aggruppate sotto ciascuna zecca. Qui, ci sembra, si doveva seguire un ordine affatto diverso, registrare cioè i libri in ordine digradante d’importanza relativa, dimodoché a colpo d’occhio si potesse sapere quali siano le opere da consultarsi anzitutto circa quella data zecca. Quest’ordine non potrebbe essere naturalmente che approssimativo, ma sarebbe pur sempre una guida utile, in ispecie pel principiante, che ora deve andar tentoni e scegliere fra libri a lui scono-