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appunti di numismatica romana 183

(Bab. Durmia N. 11 e Petronia N. 21), per quanto riguarda il dritto, come segue:

D/ ― CAESAR AVGVSTVS.

Testa d’Augusto a destra coronata di quercia.

E difatti la corona di quercia in questi aurei sta in relazione coi tipi degli aurei dei medesimi triumviri M. Durmio e Petronio Tarpiliano, esibenti la corona civica colla leggenda: AVGVSTO OB C • S (cives servatos) 1.

Ai due aurei della Durmia e della Petronia io ne avevo dapprima aggiunto un terzo, quello dell’Aquillia (Bab. N. 14), comprendendolo esso pure nel numero di quelli da correggere; ma in seguito a parecchie indagini, le quali riuscirono abbastanza difficili per essere l’aureo dell’Aquillia molto più raro dei due precedenti, mi risulterebbe che esso esiste in doppio tipo ossia colla testa d’Augusto coronata di quercia e colla testa coronata d’alloro. Non è dunque più il caso per quest’ultimo di una semplice correzione, bensì di un nuovo tipo da aggiungere alla serie. Il mio esemplare dell’Aquillia col rovescio del fiore (Bab. N. 14), proveniente dalla collezione Riccio e di appena discreta conservazione, io l’ho sempre ritenuto e lo ritengo tuttora coronato di quercia; ma non lo potrei asseverare con assoluta certezza. Quello che mi ha levato ogni dubbio sull’esistenza del tipo è l’esemplare del Gabinetto di Francia. Non è bellissimo, ma pure sufficiente a indurre la certezza che la corona è di quercia. — Cosi lo giudica il signor

  1. Vedi Babelon, Durmia N. 6 e 7. Petronia N. 1, 2 e 3.