Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/253

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234 alfredo comandini

mente lodata come rispondente alle esigenze moderne dell’igiene e della pubblica economia, ed al grande principio della cooperazione. La medaglia è la seguente:

Diam. mm. 39.

D/ — In corona aperta di alloro e di quercia, stemma di Milano, attraversato, dal basso all’alto, da sinistra a destra, da una fascia con la parola: RICORDO; e al dissopra dello stemma, nel campo: MILANO. In giro superiormente fra due stellette: IMPIANTO LAVANDERIE SOCIALI — ; e, inferiormente, sotto lo stemma: 1888, e in una seconda riga: ING. RIBONI * ING. G. CHIODI.

R/ — Veduta prospettica degli edifici e del prato delle lavanderie (fuori porta Venezia, in via Nino Bixio) con nello sfondo sole raggiante. A destra, figura in mezzo busto, a sinistra, di lavandaia brianzola in atto di lavare.

Di questa medaglia, incisa dal Cappuccio nello Stab. Jobnson di Milano, un esemplare d’oro, per ciascuno, fu regalato agl’ingegneri Riboni e Chiodi che concretarono il progetto e lo attuarono; ed un esemplare in argento venne dato al costruttore delle lavanderie. Varii esemplari in bronzo furono distribuiti fra gl’invitati alla cerimonia inaugurale.



Qui ha termine la nostra rapida rivista delle medaglie italiane del 1888, accingendoci alla quale noi non abbiamo avuto in mente di fare, certamente, lavoro meritevole di speciale considerazione, ma solo abbiamo inteso a dimostrare col fatto — e speriamo di essere riusciti nella dimostrazione — come sia