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la zecca di fano nel 1797 385

affinchè resti intesa degli obblighi assunti dallo stesso sig. Intraprendente, non meno che delle cautele stabilite in ordine alle ridette estrazzioni e con perfetta stima mi confermo.”

“Di V. S. Ill.ma e R.ma
Roma 26. Ag. 1797.

Dev.mo Obb.mo Serv.e

G. Della Porta Tes. G.le.


Mons. Governatore di Fano.”


Entro a questa lettera che si conserva in originale nel Vol. XXII dei Registri sono accluse le memorie, pure originali di mano del segretario Staccioni, delle varie estrazioni di monete eseguite dalla zecca e che qui riproduco:

“Adesivamente al chirografo del Sommo Pontefice in fav. del sig. Girolamo Morigi apertosi sotto il di 10 ottobre 1797 per la prima volta il cassone delle monete coniate in questa zecca di Fano consistenti in grossi Romani da baj: cinque l’uno, e mezzi grossi di baj : due e mezzo l’uno e queste pesate, si trovarono i grossi essere di libre 199, e mezzi grossi libre 98; che in ragione di libra una per scudo costituiscono in tutto scudi duecento novanta sette R. Agostino Staccioni Sec.rio dell’Ill.ma com.tà di Fano.”

“Nelle solite forme apertosi sotto il di 13 ottobre 1797 il cassone delle monete coniate in questa Zecca di Fano consistenti in grossi da baj. cinque l’uno, e pesate si trovarono essere di libre cinquecento ottantatre, che in ragione di libra una per scudo costituiscono scudi cinquecento ottantatre. In fede

Cosi è Agostino Staccioni Not.° e secr. pub.°”