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annotazioni numismatiche genovesi 511

detta Annotazione, cioè: che il Governatore ha dovuto coniare i minuti in proprio nome per tutta la durata della Signoria Sforzesca, e che si deve perciò rinunziare definitivamente alla speranza di trovare minuti di quest’epoca col nome ducale.

I due ultimi minuti, N. 6 e 7, eguali a quello che pel primo pubblicai nella I Annot. del Doge Ottaviano Campofregoso, portano una nuova iniziale di zecca, A, e confermano la interpretazione del rovescio, in analogia alla solita leggenda di simili monete che precedono e seguono quelle di questo Doge. Per evitare ripetizioni inutili, rimando il cortese lettore alla citata prima Annotazione, alla VII e alla X.

Dobbiamo ritenere che la mancanza di alcune lettere o di parte di lettera in queste monetine1, non possa essere intenzionale, ma deva provenire da guasto nel conio o da qualche accidentalità nella battitura. È possibile la prima ipotesi, perchè non pare credibile che trattandosi di simili monete, si rifacessero le stampe ad ogni piccolo guasto. È possibile la seconda, per la minor diligenza colla quale si procedeva nella coniazione di moneta così bassa e minuta; per cui, o tali inconvenienti passavano inosservati, oppure, se avvertiti, non erano considerati di tale importanza da doversi per questo rifondere i pezzi coniati. Da questo fatto deve aver avuto origine l’opinione di qualche distinto Numismatico, il quale dichiarò di possedere minuti dell’Ottaviano con due sole lettere al rovescio.

Presento il disegno dei due minuti perchè si completano a vicenda. Infatti, col sussidio delle estremità

  1. Vedansi tra gli altri esempi, il disegno del minuto all’Annot. XIII, il dritto della fig. 3. ed i rovesci delle fig. 2 e 3 nella presente.