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serdica o antiochia? 569

zecche, ciò che sembra essere stato introdotto di pari passo colla segnatura, e si trasmette completamente a Claudio.

A Siscia dunque, come si è già detto, anche sotto Gallieno non abbiamo che due officine. Queste segnavano p e s; ma tale segnatura può aver dato occasione a de’ malintesi, perchè queste sigle appartenevano già ad un’altra zecca. Allora vi si aggiunsero i segni i e ii, ma non si assegnò, in conformità alle lettere, l’i al p ed il ii all’s, ma viceversa, talché ne derivarono le sigle s i (pax avg s | i di Gallieno) e p ii (pietas avg p | ii di Salonina), — ciò che dimostra che le lettere s e p non si dovevano interpretare come distintivi delle officine ma come sigle della zecca (s [iscia] p [annoniae]?).

Presto scomparse il p, che si trova assai raramente (Salonina, — Collez. Vötter), dopo qualche tempo scomparve anche l’s, e, poiché la zecca era indicata a sufficienza dalla moneta stessa, la segnatura si ridusse alle sigle i e ii precisamente come nella prima emissione di Claudio.

Zecca di Serdica: 3 officine.

Sigle: ., .., ..., sotto il busto dell’imperatore.
La caratteristica delle monete di questa zecca fu già esposta ampiamente nel presente articolo.

Zecca di Cizico: 3 officine.

Sigle della zecca: MC.
Sigle delle officine: ., .., ..., sotto il busto dell’imperatore.
Caratteristica principale: La lettera A assume spesso la forma /\ e, specialmente nella 5° emissione, sembra una vera Π greca; la punta della lettera V è, per lo più, visibilmente rivolta a destra, e termina con un tratto allungato, pure a destra ().

Anche qui il sig. Lépaulle non registra che le sigle mc, trascurando le rimanenti. Se non si dovessero considerare che le sigle di zecca, — le quali furono adoperate soltanto fuggevol-