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la zecca di tresana 47

marchese Guglielmo Malaspina, sequestrata al Rivarola e che comparì in atti nel processo che si fece allo zecchiere genovese.


D/ – SVB • VMBRA – ALARVM • TVARVM (fra due stellette).
La beata Vergine coronata, col bambino in braccio, assisa sopra una mezzaluna.

R/ – S – LADISLAVS • REX • 1620.
Figura in piedi di re guerriero con un’azza d’arme nella destra.

Come si può agevolmente vedere dal disegno, questa moneta d’oro è un’imitazione degli ongari d’Ungheria che secondo la concessione del marchese Guglielmo doveva esaere della bontà, di carati dodici per onza, cioè di circa 600 millesimi; le leggende non danno indicazione alcuna della zecca e solo l’autenticità, del documento ci prova che è di Tresana. Non è del resto difficile il credere che il Rivarola che lavorò in diverse officine di contraffazioni abbia battuto iu parecchi luoghi delle monete con gli stessi conii, ottenendo così il doppio vantaggio di non rinnovare troppo spesso il materiale di zecca e di emettere monete che non portassero traccia alcuna del nome del luogo ove si esercitava la criminosa industria.