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220 vincenzo capobianchi

capo coronato della tiara), principiò ad esservi battuta da Mattia da Theate eletto rettore di quel contado da Bonifazio VIII a dì 5 giugno dell’anno 1300, e che la zecca trovossi “in Castro papali Pontis Sorgie1 capoluogo allora del Contado Venesino e non in Carpentrasso come essi immaginarono.

Ciò premesso, più facile riesce di dare giudizio sul merito della Memoria, testé menzionata, portante il titolo Carpentrasso, colla quale Domenico Promis pubblica ed illustra una piccola moneta di bassa lega, che conservasi in Torino nella preziosa serie di monete papali di S. M. Su di essa da un lato vedonsi due chiavi in palo ma opposte, con attorno

  1. Di questa località, capoluogo allora del Contado Venesino, il Garampi, (Op. cit, App. di Docum., pag. 11, nota 9), dice: «Già nella zecca Pontificia del Ponte della Sorga battovasi almeno fin dall’anno 1301, (come sopra si è osservato pag. 8), la moneta d’argento, e le altre inferiori; e questa continuossi a battere anche sotto il Papa Benedetto XI, Clemente V e Giovanni XXII». Inoltre vedansi i Documenti della suddetta Appendice, pag. 9, n. IV; pag. 12, n. V; pag. 16, n. VI; pag. 20, n. VII; pag. 22, u. VIII; pag. 23, n. IX ed a pag. 10, nota n. 4 «pontis sorgie. In questo luogo, ch’era come il capo di tutto il Contado Venessino fecero ordinariamente la loro residenza i sommi Pontefici, e vi fabbricarono un gran palazzo, innanzi che divenissero nell’anno 1348 padroni di Avignone. Allorché nell’anno 1274 Filippo l’Ardito re di Francia, che indebitamente occupava il Contado, ammonitone dal P. Gregorio X, ne rimise in pieno e assoluto possesso la S. Sede, Rinaldo da Roveredo, siniscalco regio di Beaucaire e di Nîmes, a di 27 gennaio a nome del Re fece la solenne consegna del Contado ai Nunzii o Commissarii del Papa nel castello suddetto: Terram Veneissini predictam, et ipsum castrum pontis sorge, et per castrum idem terram prefatam Veneissini totam restituita ac dimisit liberam et quietam eum castris, etc, ac possessionem ipsorum omnium tradidit et assignavit, etc, relaxans omnia juramenta fidelitatis, et absolvens singulos ipsius terre ab homagiis, siqua dicto Regi aut aliis quibuscumque ipsius Regis nomine prestitiuent, come più ampiamente apparisce dal protocollo originale dei possessi presisi allora del detto Contado, e dei giuramenti di fedeltà, che prestaronsi alla S. Sede, che conservasi in Archivio segreto Vaticano»