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i “carlini” e la medaglia trionfale, ecc. 489

Reame; l’altro pel privilegio, che il detto S. Re ha fatto all’illustre duca d’Arce genero di S. Maestà1.

1473 (26 luglio). Pagansi 15 d. a G. Liparolo in conto al prezzo di una bolla d’oro che deve fare per la capitolazione della pace col re di Tunisi2.

Nella Biblioteca Nazionale di Parigi si conserva un suggello eseguito da Girolamo Liparolo nel 14733. Da una parte è il re seduto in trono avente da ciascun lato l’insegna del libro aperto e attorno la epigrafe + FERDINANDVS • DEI • GRACIA • REX • SICIL • HIERVSALEM • ET • VNGARIE • e dall’altra, il re a cavallo in completa armatura. Nel campo l’insegna delle spighe di miglio. Attorno: + DOMINVS • MICHI • ADIVTOR • ET EGO • DESPICIAM • INIMICOS • MEOS.

1474 (16 giugno). Bolla d’oro eseguita da G. Liparolo pel privilegio dell’accordo tra S. M. ed il re di Tunisi4.

1494 (23 ottobre). Alfonso II, nel dare al Tramontano istruzioni per il conio della moneta dice: havemo scripto ad hieronimo Leparolo che debia fare tucti li cugni et stampe necessarie de dicte monete de argento et de oro con li mucti intorno et con li disegni notati come da sopra è dicto5.

Di Girolamo Liparolo, oltre ai tipi già incisi da Francesco Liparolo, che furono continuati dopo il 1468, abbiamo:

PER FERDINANDO I.


Il Coronato colla effigie del sovrano da una parte e la croce dall’altra, 1472-1487. (Heiss, Tav. 120, n. 9 e 10; tav. 121, n. 11,
  1. Barone, Arch. Stor. Napolet., 1884, pag. 247.
  2. Ced. di tesoreria, Reg. 162, fol. 188.
  3. Bibl. Nazionale di Parigi (Chartes de Colbert n. 693) Doc. del 27 Gennaio 1473.
  4. Ced. di tesoreria, Reg. 66, fol. 554 t.
  5. R. C. S. Curia 2, fol. 109.