Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/403

Da Wikisource.

medaglia del porto di fano 387


« et tranquilla pace et in questa trauquillità ha ottenuto per gratia speciale da questo S.mo Pontefice licenza et facoltà di poter edificare un nuovo porto a perpetua memoria di Sua Beat.ne con titolo di Porto Borghese, di meravigliosa bellezza in forma ovata circondato di grosse et ben fondate mura sino alla riva del mare, con sua debita et proporzionata scarpa, di lunghezza di canne 108 e di larghezza di canne 18 1|2 con due grossissime e fortissime palificate in mare che si congiungono con dette mura e s’estendono fora in mare circa 70 canne traversando tanto la drittura del canale del porto sin che lo copra dalle fortune del mare voltando la lor bocca a tutta tramontana e parte di maestro, dove si è trovato nelle maggiori secche d’estate palmi 12 d’acqua et col medemo fondo si è cavato tutto il porto. Sopra le dette muraglie vi ha uno scalone di pietra d’Istria per commodità dello sbarco delle mercanzie et a canto a esso, palmi doi e mezzo più elevati, vi è pure intorno un stradone larghissimo silicato di mattoni in cortello per condutta di dette mercantie alli vascelli nel quale vi sono compartite buon numero di colonnette della medesima pietra d’Istria per legarvi i vascelli che sono in porto; dopo il quale stradone vi è una bella cortina di muraglia fatta a scarpa per tenere il terrapieno che vi stà a torno che con l’altezza dell’altra muraglia sudetta ascende all’altezza di palmi 30 et per mantenere il detto fondo tanto nel Porto quanto nella sua bocca vi si è condotto un ramo del fiume Metauro, dopo che ha servito alli molini dentro la Città si fa gonfiare indietro con gran raccolta et etiandio con palmi sedici di caduta dentro di tre chiaviconi viene a sboccare per essi con tanta furia in detto Porto o Canale al paro del fondo di essi che vengano a mantenere sempre escavato il detto fondo; et la detta acqua so gli dà per via di Sarracinesche mentre viene chiara et quando li venti da terra mandano il moto del mare in fuori che essendosi fatto il fondo di detto Porto e Canale con il declivo verso il mare tanto più detta acqua va con velocità.

«Fuori delle mura di detto Porto lontano da esso palmi venti vi è edificata una stanza dove vi sgorgano vene d’acqua dolcissime chiare e fresche le quali si alzano et calano secondo il flusso e reflusso di quelle dd Porto: et quest’acqua si è raccolta assieme per servitio di far acqua per li vascelli per esser vene che non mancano mai.

«Di più per commodità del commercio di detto Porto si è fatta al capo di esso alla strada Flaminia una logia di doi navate al pari di detto Porto; con cinque archi di facciata et sopra a essa vi sta una grandissima piazza unita con detta strada con una balaustrata per parrapetto verso il Porto acciò tutti li passeggieri da detta piazza che soprastà di vista a tutto il Porto