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310 nicolò papadopoli

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10. Mistura (peso grammi 1.08).

D/ — F coronato, attorno: + • GO • MA • CAST • E.... IM • PRIN.
R/ — Nel campo due linee in croce accantonate da 4 aquile, nel centro lo scudetto dei Gonzaga: + SOLA • SALVS • E • GLOB • DNS.

Di tali monetine con cui si volevano imitare le trilline di Filippo II di Spagna per Milano1 conosco più varietà, una delle quali è il n. 6 del padre Affò da lui giustamente assegnata a Francesco Gonzaga2: perchè recando tutte il titolo di marchese non possono essere attribuite al suo successore, e devono essere state coniate prima del 1609, quando Castiglione fu eretto in principato. Per debito di giustizia conviene osservare che tutte le imitazioni di monete forestiere e di bassa lega di questo principe appartengono ai primi anni del suo regno; onde si può credere con qualche fondamento che, da quando egli potè occuparsi degli affari del suo piccolo stato, non abbia voluto che si continuasse tale indecorosa speculazione.

Durante il lungo principato di Ferdinando I (1616-78) succeduto al padre in età infantile, la zecca di Castiglione riprese le antiche abitudini e lavorò quasi esclusivamente di contraffazioni, alcune delle quali non sono ancora interamente conosciute.

  1. Gnecchi, Opera citata, pag. 134, n. 105 e 106, tav. XXVIII, n. 14.
  2. G. A. Zanetti nell’appendice del III volume, pag. 482, esprime il dubbio che la moneta illustrata dall’Affò a pag. 197, tav. XII, n. 6, sia stata coniata da Ferdinando.