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monete italiane inedite della raccolta papadopoli 321

il saggio del 1583 il franco di Giulio Cesare pesava grammi 13.801 al titolo 0.617 e quindi conteneva di buon argento grammi 8.515 invece di 11.917 che dovevano avere quelli di Francia.

Meritano poi qualche attenzione due imitazioni dei bianchi di Savoia, alcun poco diversi da quelli pubblicati da A. R. Caucich e Camillo Brambilla1.


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2. Mistura (peso grammi 4.00).

D/ — Croce in doppio cerchio quadrilobato: + I C G M S R I P • IN TE ...MINE CONFI.
R/ — Scudo inquartato coronato, nel primo e quarto interzato a mantello 1° bianco, 2° fasciato, 3° tre bisanti, nel secondo e terzo leone rampante, sul tutto scudetto colia Croce; nel campo a sinistra dello scudo FE, a destra RA: + ECCLESIA SANCTORVM...EM.

Questo esemplare ha le iscrizioni come il n. 8 del Brambilla e lo scudo disegnato come il n. 7, ma la differenza più importante sta in un ponzone colla croce di Savoia, uguale a quello ordinato dal duca Carlo Emanuele per distinguere i bianchi genuini dai falsi, punzone che fu aggiunto anche dalla zecca di Pomponesco ai suoi prodotti.

  1. Caucich A. R., Monete inedite o rare. “Bollettino di Numismatica italiana„. Anno I, 1867, pag. 33, tav. III, n. 2. – Brambilla C. Altre annotazioni numismatiche. Pavia, 1870, pag. 78, tav. n. 7 e 8.