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monete italiane inedite della raccolta papadopoli 301


La differenza fra questo denaro e quello pubblicato da Sambon1 sta soltanto nel nome del santo che ivi è troncato e qui è completo, e non sarebbe cosa da rilevare, se non si trattasse di epoche remote ed oscure e di moneta che può dar luogo a discussioni appassionate, dove è bene tener conto di tutti gli elementi di fatto e particolarmente di quelli che possono dare indizio di copiosa emissione.

Riprodurrò poscia il tornese di Ladislao di Durazzo (1386-1414), di cui possedo due esemplari perfettamente uguali fra di loro ma diversi da quelli esistenti nel medagliere della regia zecca di Napoli2, e da altro della Collezione Rossi3, tanto più che di nessuno di tali tornesi esiste un disegno.



2. — Mistura, peso grammi 0,65 e 0,52.

D/ — Quattro gigli posti 1, 2 e 1 in un cerchio: + LADISLAVS D𐐺I GR.
R/ — Croce patente in un cerchio: + hVG... 𐐺I𐐺RL𐐺SI𐐺.
  1. Arturo G. Sambon, Monete del ducato Napoletano, estratto dall’Archivio Storico per le Provincie napoletane. Anno XIV, fasc. III, Napoli, 1889, pag. 19, n. 3, tav. II, n. 4.
  2. G. Fiorelli, Bullettino del Museo Nazionale di Napoli. Napoli, 1864, pag. 12, n. 289-290.
  3. Catalogo della Collezione del Cav. Giancarlo Rossi. Roma, 1880, n. 2894.