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appunti di numismatica romana 29

predecessore, ponendovi il proprio ritratto in luogo di quello dell’imperatore restituito, cosa che del resto parrebbe anche contradditoria. E poi, delle caratteristiche abbastanza note delle monete di restituzione non ne troviamo alcuna in questa moneta; ne la leggenda del rovescio che vi alluda, né il tipo della rappresentazione che vi si riferisca, e neppure abbiamo il caso dativo nella leggenda del diritto.

Se non bastassero poi questi argomenti, ve n’ha un altro ancora più grave, per cui il denaro non può attribuirsi all’epoca di Costanzo Gallo. Non parlo della difficoltà storica di spiegare una tale restituzione isolata d’un principe vissuto alla distanza di oltre sessant’anni. L’argomento è per così dire tecnico e perciò assai più stringente. Il tipo della fabbrica e l’argento, se non possono attribuirsi all’epoca di Massimiano Erculeo tanto meno possono, per le medesime ragioni, attribuirsi a quella di Costanzo Gallo. — L’ipotesi quindi di una restituzione è assolutamente da abbandonarsi, come priva di ogni fondamento.

Ma veniamo ora a considerare la moneta in se stessa. Che il ritratto rassomigli più o meno a quello di Costanzo Gallo è cosa che riesce molto indifferente e inconcludente pel caso nostro. Quello invece che ci interessa è la constatazione che esso in in può in alcun modo adattarsi a Massimiano Erculeo, come aveva ben avvertito anche il Sig. Rollin, I tratti di Massimiano Erculeo sono essenzialmente differenti e per chi non li avesse abbastanza bene in mente, ho riprodotto alcune teste di quest’ultimo nella tavola, onde stabilire un confronto.

Oltre alla differenza essenziale delle fisionomie si noti poi anche un altro particolare. Tutte le monete di Massimiano Erculeo in oro e in argento portano la testa dell’imperatore laureata. Un solo