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appunti di numismatica romana 33

cerche io abbia fatto, non sono in grado di portare la minima luce.

Ho frugato nelle biblioteche, ho interrogato molti dotti italiani ed esteri; ma nessuno m’ha potuto dare indicazioni non dirò precise; ma neppure approssimative nell’ingrata ricerca. Il solo che riuscì a scovare il nome di un Massimiano, che sarebbe vissuto appunto in quell’epoca, ossia al tempo di Alessandro Severo, fu il Sig. R. Mowat di Parigi, che da lungo tempo mi onora della sua amicizia, che segue con amore quanto riguarda la numismatica romana, e dal quale ebbi già in altre occasioni esatte informazioni e preziosi consigli. Egli m’indirizzò all’Onomasticon del De Vit, dove è citato un Massimiano con queste parole: " Quidam ad quem extant rescripta duo Imp. Alexandri data a. 223 et 224 in Cod. 7, 57, 2 (a. 223) et 5. 62. 6 (a. 224), dummodo ad eandem personam pertineant „.

Mi parve sulle prime che la scoperta di tale personaggio fosse estremamente significativa pel mio assunto, che il tiranno della mia moneta fosse trovato; ma poi, meglio riflettendo, mi accorsi che ne eravamo ancora lontani parecchio. Quantunque il nome concordasse e l’epoca coincidesse perfettamente colle mie supposizioni, come attribuire una moneta che porta il titolo d’Augusto ad un personaggio cui l’imperatore inviava dei rescritti? Bisognava supporre che tale personaggio si fosse rivoltato al suo legittimo Signore e ne avesse usurpato il potere...; ma tutte queste non erano che: supposizioni delle più arrischiate, e, invece di stare nel campo storico, si entrava di nuovo in quello delle induzioni più fantastiche. Senza abbandonare quindi questa lieve traccia, è giusto tenerci in prudente riserva e rassegnarci per ora a confessare la completa ignoranza sul personaggio; notando però che il mistero